XXVIII Congresso del Partito Comunista dell'Unione Sovietica

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Abbozzo Unione Sovietica
XXVIII Congresso del PCUS
Apertura2 luglio 1990
Chiusura13 luglio 1990
StatoBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
LocalitàPalazzo dei Congressi del Cremlino, Mosca

Il XXVIII Congresso del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS) si tenne a Mosca dal 2 al 13 luglio 1990. Fu l'ultimo Congresso del partito.

I lavori

Il Congresso si svolse pochi mesi dopo l'abrogazione da parte del III Congresso dei deputati del popolo dell'Unione Sovietica dell'articolo 6 della Costituzione, che garantiva al partito il monopolio del potere politico.[1]

Nel corso dei lavori si delinearono tre fazioni in aperto contrasto fra loro:[2]

  • quella centrista, la "Piattaforma del Comitato Centrale del PCUS", rappresentata da Gorbačëv e dai suoi sostenitori;
  • quella liberale, la "Piattaforma Democratica", che includeva El'cin;
  • quella conservatrice, la "Piattaforma Marxista del PCUS".

Quest'ultima contestava in particolar modo l'abrogazione dell'articolo 6, riconducendo ad essa la crescente crisi di carattere economico, interetnico e culturale che investiva il Paese. Di diverso avviso i democratici, che per bocca di El'cin proposero la ridenominazione del PCUS in Partito socialdemocratico e la concessione della libertà frazione. L'assemblea respinse le richieste e El'cin utilizzò la tribuna congressuale per annunciare la propria fuoriuscita dal PCUS. Sul fronte dei conservatori si registrò il tentativo di eleggere Egor Ligačëv al ruolo di vicepresidente del partito, che tuttavia non andò in porto.[3][4]

Il Congresso elesse il nuovo Comitato centrale, composto da 412 membri, e la Commissione centrale di controllo, composta da 165 membri;[5] approvò inoltre la risoluzione programmatica proposta da Gorbačëv dal titolo "Verso un socialismo umano e democratico",[6] che spostava il partito su posizioni ideologiche socialdemocratiche, sancendo la legittimità del pluralismo politico e dell'economia mista.[7]

Note

  1. ^ Eliseeva, pp. 342-343.
  2. ^ Kalashnikov, p. 36.
  3. ^ Eliseeva, pp. 346-347.
  4. ^ Frank, p. 482.
  5. ^ S"ezdy, konferencii, plenumy i zasedanija.
  6. ^ Eliseeva, p. 346.
  7. ^ Eliseeva, p. 282.

Bibliografia

  • (RU) N. V. Eliseeva, Istorija perestrojki v SSSR: 1985-1991 gg. [Storia della perestrojka nell'URSS, 1985-1991], 2ª ed., Mosca, Rossijskij gosudarstvennyj gumanitarnyj universitet, 2017 [2016], ISBN 978-5-7281-1888-6.
  • (RU) S''ezdy, konferencii, plenumy i zasedanija RSDRP - RSDRP(b) - RKP(b) - VKP(b) - KPSS [Congressi, conferenze, plenum e riunioni di POSDR - POSDR(b) - PCR(b) - PCU(b) - PCUS], in Spravočnik po istorii Kommunističeskoj partii i Sovetskogo Sojuza 1898-1991. URL consultato il 12 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2019).
  • (EN) Antony Kalashnikov, 28th CPSU Congress, in Interpellation in the late Soviet period: contesting the de-ideologization narrative (abstract), Canadian Slavonic Papers, vol. 58, n. 1, pp. 35-39, DOI:10.1080/00085006.2015.1127513.
  • (EN) Peter Frank, The Twenty-Eighth Congress of the Communist Party of the Soviet Union: A Personal Assessment, in Government and Opposition, vol. 25, n. 4, Cambridge University Press, 1990, pp. 472-483, JSTOR 44482537.

Voci correlate

  • Perestrojka

Collegamenti esterni

  • (RU) Spravočnik po istorii Kommunističeskoj partii i Sovetskogo Sojuza 1898-1991, su knowbysight.info. URL consultato il 16 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2019). Banca dati sulla storia del PCUS e dell'Unione Sovietica.
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