Wanda Pasquini

Wanda Pasquini (Firenze, 16 novembre 1914 – Firenze, 18 ottobre 2001) è stata un'attrice italiana.

Biografia

Attrice teatrale in vernacolo fiorentino sin dagli anni 1940, negli anni 1950 diventa molto nota a Firenze per la trasmissione radiofonica Il grillo canterino[1], diffusa a partire dal 1953 dalla sede Rai di Firenze,[2] nella quale interpreta la Sora Alvara Girelli nei Bucalossi, macellaia truffaldina, chiacchierona, attaccabrighe.[3] In anni più recenti, diventa anche regista delle sue stesse opere teatrali con il Teatro del Cestello di Firenze[4]. Tra le commedie rappresentate: Firenze-Trespiano e viceversa, I castigamatti.[5] In questi anni gira anche due film: Figlio mio infinitamente caro... (1985), diretto da Valentino Orsini su sceneggiatura di Vincenzo Cerami[6] e Caino e Caino (1993), regia di Alessandro Benvenuti, in cui interpreta Adelina.[7]

Televisione

Prosa radiofonica RAI

Compagnia di Prosa di Firenze della RAI
RAI

Note

  1. ^ Wanda Pasquini, una “macellara” (e non solo) in radio, su reportpistoia.com, 23 ottobre 2019. URL consultato il 21 aprile 2019.
  2. ^ Copia archiviata, su lacompagniadelleseggiole.it. URL consultato il 23 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ Quando il Grillo cantava... la trasmissione radiofonica che innamorò Firenze, su lafirenzedefiorentini.blogspot.it. URL consultato il 21 aprile 2020.
  4. ^ Addio a Wanda Pasquini ma il vernacolo non muore, su ricerca.repubblica.it, 20 ottobre 2001. URL consultato il 21 aprile 2020.
  5. ^ https://www.facebook.com/Wanda-Pasquini-560462684046835/
  6. ^ Figlio mio infinitamente caro..., su film.virgilio.it. URL consultato il 23 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
  7. ^ (EN) Caino e Caino, su IMDb, IMDb.com. URL consultato il 21 aprile 2020.

Voci correlate

Margherita Cattaneo

Collegamenti esterni

  • Wanda Pasquini, su CineDataBase, Rivista del cinematografo. Modifica su Wikidata
  • (EN) Wanda Pasquini, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • Wanda Pasquini, su teche.rai.it. URL consultato il 21 aprile 2020.
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