Guido Bistazzoni

Guido Bistazzoni
Bistazzoni al Padova nel 1990
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza192 cm
Peso84 kg
Calcio
RuoloPreparatore dei portieri (ex portiere)
Termine carriera1993 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1978-1980  Grosseto55 (-26)
1980-1983  Sampdoria29 (-24)
1983-1984  Pistoiese36 (-29)
1984-1986  Triestina72 (-52)
1986-1989  Sampdoria59 (-51)
1989-1991  Padova74 (-64)
1991-1992  Taranto16 (-15)
1993  Milan0 (0)
Carriera da allenatore
1994-1997  SpeziaPortieri
1997-2002  GenoaPortieri
2002-2009  SampdoriaPortieri (giovanili)
2009-2011  SampdoriaPortieri
2011-2015  RapalloBogliascoPortieri
2015-2016  ArenzanoPortieri
2016-2017  Sporting ReccoPortieri
2017-2019  RapalloPortieri
2019-  SampdoriaPortieri (giovanili)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 giugno 2024
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Guido Bistazzoni (Monte Argentario, 12 marzo 1960) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere, preparatore dei portieri del settore Under-13 della Sampdoria.

Carriera

Giocatore

Originario di Porto Ercole, frazione comunale di Monte Argentario[1], Bistazzoni si formò nelle giovanili del Grosseto, nella cui prima squadra esordì in C2 nel 1978[2]; due anni più tardi fu tra i primi acquisti di Paolo Mantovani, neoproprietario della Sampdoria all'epoca in serie B[3]. Giunto a Genova come secondo di Claudio Garella[4] esordì in categoria a Ferrara il 18 gennaio 1981 contro la SPAL, un pareggio 2-2 maturato a tempo scaduto[5].

Nella successiva stagione di B, dopo la partenza di Garella per Verona, Bistazzoni ebbe più occasioni di mettersi in luce, sebbene sempre come secondo, nella fattispecie di Paolo Conti; guadagnata la promozione in A alla fine del campionato, sotto la guida tecnica di Renzo Ulivieri debuttò da titolare proprio nella partita d'esordio in massima serie, il 12 settembre 1982, vittoria a Marassi per 1-0 sulla Juventus campione d'Italia in carica[6]; tuttavia nel resto della stagione giocò titolare poco meno di metà campionato in alternanza con Conti, e l'anno successivo, complice anche l'arrivo di Ivano Bordon, fu ceduto in comproprietà alla Pistoiese[7].

Rientrato a Genova, la Sampdoria lo girò alla Triestina nel luglio 1984 di nuovo con la formula della comproprietà[8] e, due stagioni più tardi, lo reintegrò nella propria rosa come primo portiere[9].

Nelle tre stagioni in blucerchiato Bistazzoni vinse due Coppe Italia, ma l'ascesa di Gianluca Pagliuca lo relegò di nuovo al ruolo di secondo nel suo ultimo campionato a Genova, al termine del quale fu ceduto a titolo definitivo al Padova in serie B[10]. Al termine del biennio in Veneto rimase in serie B al Taranto[11], con cui spese una stagione tra i cadetti per poi tornare in serie A con il Milan come terzo portiere dietro Rossi e Ielpo[12]. Con il club rossonero Bistazzoni divenne campione d'Italia nel 1994 pur senza essere mai stato schierato in campionato, e alla fine della stagione si ritirò dal calcio giocato.

Allenatore

Preparatore dei portieri a Spezia dopo il ritiro, nel 1997 passò al Genoa[13], dapprima nello staff delle giovanili e, a seguire, in quello della prima squadra guidato da Franco Scoglio; nel 2001 a Bistazzoni toccò andare in panchina da capo allenatore nell'incontro di serie B a Monza perché l'acceso post-partita nel turno precedente contro la Sampdoria aveva provocato varie espulsioni e la squalifica sia di Scoglio che del suo vice Onofri[13]; a Bistazzoni fu concessa una deroga straordinaria dalla Lega per guidare la prima squadra in quanto in possesso solo del patentino di seconda categoria[13].

Passato alla Sampdoria, fu preparatore dei portieri dalle giovanili via via fino alla prima squadra; quando il club retrocesse in serie B nel 2011 si trasferì al Bogliasco D'Albertis in serie D[14], successivamente RapalloBogliasco[15].

Nelle successive stagioni, ancora come preparatore dei portieri, fu ad Arenzano, in Promozione ligure, nel 2015-16[16], poi un anno al neonato Sporting Recco nella stagione a seguire[17], conclusasi con la retrocessione e il fallimento del club e un ulteriore trasferimento per un biennio al Rapallo[18].

Dal 2019 è di nuovo alla Sampdoria come parte dello staff tecnico del settore Under-13[19].

Palmarès

Giocatore

Sampdoria: 1987-88, 1988-89
Milan: 1992-93

Note

  1. ^ Paolo Mastracca, Sabatini, ottocento volte tra i pali, e alle sue nozze ha voluto Zoff, in il Tirreno, Livorno, 8 febbraio 2012. URL consultato il 6 luglio 2024.
  2. ^ Roberto Basso, L'Imperia batte il Grosseto e prende il volo in classifica, in Stampa Sera, 18 dicembre 1978, p. 21. URL consultato il 4 luglio 2024.
  3. ^ Giorgio Bidone, Genoa e Sampdoria sotto l'incubo del Milan, in Stampa Sera, 30 giugno 1980, p. 13. URL consultato il 4 luglio 2024.
  4. ^ Sono troppi i clienti di lusso per la serie B, in La Stampa, 26 luglio 1980, p. 24. URL consultato il 4 luglio 2024.
  5. ^ Fabio Canella, Doccia fredda al 90' per la Samp, ma 2-2 a Ferrara vale molto, in Stampa Sera, 19 gennaio 1981, p. 16. URL consultato il 4 luglio 2024.
  6. ^ Bruno Perucca, Tanti campioni non fanno Juventus, in Stampa Sera, 13 settembre 1982, p. 14. URL consultato il 4 luglio 2024.
  7. ^ Giorgio Bidone, Sampdoria e Genoa movimentano il mercato, in Stampa Sera, 17 giugno 1983, p. 31. URL consultato il 4 luglio 2024.
  8. ^ La Triestina punta subito in alto, in La Stampa, 17 luglio 1984, p. 20. URL consultato il 4 luglio 2024.
  9. ^ Giorgio Gandolfi, Tutte le novità, squadra per squadra, in Stampa Sera, 23 giugno 1986, p. 18.
  10. ^ La Juventus a mani vuote, per ora?, in La Stampa, 15 luglio 1989, p. 17. URL consultato il 4 luglio 2024.
  11. ^ Benedetto Ferrara, Il Napoli a marcia indietro, in la Repubblica, 13 luglio 1991. URL consultato il 4 luglio 2024.
    «Bistazzoni (31) difenderà la porta del Taranto»
  12. ^ Licia Granello, Il Milan di domani, in la Repubblica, 1º giugno 1993. URL consultato il 4 luglio 2024.
  13. ^ a b c Danilo Sanguineti, Genoa, è uno spareggio, in La Stampa, 8 aprile 2001, p. 48. URL consultato il 6 luglio 2024.
  14. ^ Andrea Avato, Alla scoperta del Bogliasco. Un bomber davanti e spruzzi di Samp, in Amaranto Magazine, Arezzo, 19 maggio 2012. URL consultato il 19 maggio 2012 (archiviato il 10 giugno 2024).
  15. ^ Serie D, RapalloBogliasco al lavoro, in TuttoLevante, 19 luglio 2014. URL consultato il 14 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2018).
  16. ^ Palo Dellepiane, A tu per tu con Guido Bistazzoni, dalla Sampdoria all'Arenzano, in Settimana Sport, Genova, 10 dicembre 2015. URL consultato il 14 gennaio 2018 (archiviato il 15 gennaio 2018).
  17. ^ Paolo Dellepiane, I miracoli di Edo Grosso, in Settimana Sport, Genova, 27 febbraio 2017. URL consultato il 14 gennaio 2018 (archiviato il 15 gennaio 2018).
  18. ^ Paolo Dellepiane, Marselli confermato a Rapallo: "Ho avuto le garanzie richieste", in Settimana Sport, 6 luglio 2017. URL consultato il 14 gennaio 2018 (archiviato il 15 gennaio 2018).
  19. ^ Viviani e Bistazzoni: «Così cresciamo i portieri del futuro», su sampdoria.it, Unione Calcio Sampdoria, 25 maggio 2021. URL consultato il 6 luglio 2024 (archiviato l'8 dicembre 2023).

Collegamenti esterni

  • (DEENIT) Guido Bistazzoni (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • (DEENIT) Guido Bistazzoni (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
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