Cucina ruandese

Pesce (sambaza) con platani

La cucina ruandese comprende le abitudini culinarie del Ruanda. Essa si basa su alimenti locali prodotti dalla tradizionale agricoltura di sussistenza che storicamente varia a seconda delle regioni.[1]

Caratteristiche principali

La dieta ruandese si basa sul consumo di banane, platani, legumi, patate dolci, fagioli e manioca (cassava). Storicamente i twa e gli hutu si sono sempre dedicati alla caccia e all'allevamento, di conseguenza la loro dieta risultava ricca di verdure e carente di proteine animali, mentre i tutsi, essendo tradizionalmente pastori, consumavano una maggiore quantità di latte e latticini. In seguito il consumo di carne è aumentato, e nelle regioni lacustri il pesce è ampiamente disponibile, in particolare la tilapia.[1] Inoltre, durante le dominazioni tedesca e belga furono introdotte le patate, che presto vennero coltivate nelle città come Gitarama e Butare.[2]

Piatti principali

Ugali con cavolo

Tra i piatti nazionali del paese si citano l'ugali (o bugali), una sorta di porridge a base di mais e acqua che viene consumato in tutta l'Africa subsahariana, il matoke, fatto con banane cotte al forno o stufate,[3] l'isombe, fatto con foglie di manioca e servito con carne o pesce,[2] e l'ibihaza, a base di zucche non sbucciate e tagliate a pezzi, che vengono mescolate con fagioli e lessate. Vi sono anche dei porridge ottenuti dall'unione di acqua bollente e farina di arachidi (ikinyiga) o di miglio (umutsima w’uburo).[4]

In Ruanda sono diffuse alcune pietanze indiane come il chapati o i samosa. Nella capitale Kigali sono presenti ristoranti che offrono svariate cucine straniere, come quella indiana, cinese, italiana e africana in generale. Fuori dalla capitale i piatti sono più semplici e includono solitamente pollo, pesce, capra o bistecca accompagnata da patate fritte.[5]

Una delle bevande più popolari nel paese è il latte.[6] Sono presenti anche succhi di frutta, soda, vino e birra.[7] Nelle aree rurali è possibile trovare una birra di banana mischiata con farina di sorgo chiamata urwagwa.[8]

La birra, generalmente bevuta da soli uomini, è presente in occasione delle feste.[2] Tra le altre bevande alcoliche si citano l'ikigage, una bevanda a base di sorgo che si ritiene abbia proprietà medicinali,[9] e l'ubuki, una bevanda con gradazione alcolica del 12% che viene ottenuta dalla fermentazione del miele.[10]

Note

  1. ^ a b Adekunle 2007, p. 81.
  2. ^ a b c Adekunle 2007, p. 13.
  3. ^ Auzias 2007, p. 74.
  4. ^ (EN) Different types of Rwandan Food [collegamento interrotto], su therwandancook.com.
  5. ^ Auzias 2007, p. 73.
  6. ^ Adekunle 2007, p. 84.
  7. ^ King 2007, p. 129.
  8. ^ Adekunle 2007, p. 86.
  9. ^ Adekunle 2007, p. 85.
  10. ^ Twagilimana 2007, p. 19.

Bibliografia

  • (EN) Julius Adekunle, Culture and Customs of Rwanda, Greenwood Publishing Group, 2007, ISBN 978-0-313-33177-0.
  • (FR) Dominique Auzias, Rwanda, Petit Futé, 2007, ISBN 978-2-7469-2037-8.
  • (EN) David C. King, Rwanda, Marshall Cavendish, 2007, ISBN 978-0-7614-2333-1.
  • (EN) Aimable Twagilimana, Hutu and Tutsi, The Rosen Publishing Group, 1997, ISBN 0-8239-1999-4.

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