Colite collagenosica

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Colite collagenosica
Immagine microscopica, colorazione ematossilina-eosina. Colite collagenosica.
Specialitàgastroenterologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD046729
eMedicine180664
Modifica dati su Wikidata · Manuale

La colite collagenosica è una malattia infiammatoria cronica intestinale che colpisce più frequentemente i pazienti tra i 40 e i 50 anni con prevalenza tipica nel sesso femminile. È caratterizzata dalla presenza di diarrea acquosa a carattere cronico in assenza di muco e sangue, elemento che la differenzia dalle altre malattie croniche infiammatorie intestinali quali la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Assieme alla colite linfocitica fa parte della categoria "ombrello" delle coliti microscopiche. Benché sia stata considerata in passato una malattia rara, studi più recenti[1] hanno dimostrato che le coliti microscopiche rappresentano circa il 10% di tutti i casi di diarrea cronica.

Anatomia patologica

Tipicamente, la mucosa del colon, esplorata attraverso la colonscopia, non presenta alterazioni di struttura e colore tali da giustificare l'intensa diarrea che caratterizza la malattia. Biopsie seriate mostrano la deposizione di collagene nel contesto della lamina propria e proliferazione del tessuto connettivo negli spazi perighiandolari.

Profilo Clinico

La colite collagenosica si caratterizza per periodi di remissione e riacutizzazione con frequenti scariche di diarrea (anche 10 scariche quotidiane). A tale sintomatologia, talora presente anche la notte, si associa astenia, dolore addominale, perdita di peso e disidratazione.

Profilo diagnostico

La diagnosi avviene mediante biopsie seriate in corso di esame coloscopico con referto di colon "normale". Alla colonscopia, la mucosa del colon sembra tipicamente normale, ma le biopsie del tessuto colpito di solito mostrano la deposizione di collagene nella lamina propria, che è l'area del tessuto connettivo tra le ghiandole del colon. Anche i test radiologici, come un clistere di bario, sono generalmente normali.[2]

Terapia

Le coliti microscopiche sono patologie benigne e occorre in prima istanza rassicurare il paziente.

Il trattamento di prima linea per la colite collagenosa è l'uso di budesonide, uno steroide che agisce localmente nel colon ed è altamente eliminato dall'effetto di primo passaggio. Altri farmaci che possono essere utilizzati sono i seguenti:[3][4]

Sostanze quali il caolino e la loperamide, da soli o in associazione, sono efficaci nel diminuire la quantità delle evacuazione. Sostanze specifiche ad azione topica quali la mesalazina o la budesonide possono essere usate nei casi resistenti alla terapia anti-diarroica con buoni risultati.[5] Nei casi gravi possono essere usati farmaci ad effetto sistemico quali l'azatioprina e i corticosteroidi.

Note

  1. ^ Münch A, Aust D, Bohr J, Bonderup O, Fernández Bañares F, Hjortswang H, Madisch A, Munck LK, Ström M, Tysk C, Miehlke, Microscopic colitis: Current status, present and future challenges: Statements of the European Microscopic Colitis Group, in J Crohns Colitis, vol. 6, n. 9, 2012, pp. 932-945, PMID 22704658.
  2. ^ (EN) Aoibhlinn O'Toole, Optimal management of collagenous colitis: a review, su Clinical and Experimental Gastroenterology, 10 febbraio 2016. URL consultato il 25 agosto 2020.
  3. ^ Aoibhlinn O’Toole, Optimal management of collagenous colitis: a review, in Clinical and Experimental Gastroenterology, vol. 9, 10 febbraio 2016, pp. 31–39, DOI:10.2147/CEG.S67233. URL consultato il 25 agosto 2020.
  4. ^ Tina Park, David Cave e Christopher Marshall, Microscopic colitis: A review of etiology, treatment and refractory disease, in World Journal of Gastroenterology : WJG, vol. 21, n. 29, 7 agosto 2015, pp. 8804–8810, DOI:10.3748/wjg.v21.i29.8804. URL consultato il 25 agosto 2020.
  5. ^ Fernández-Bañares F, Salas A, Esteve M, Espinós J, Forné M, Viver J, Collagenous and lymphocytic colitis. evaluation of clinical and histological features, response to treatment, and long-term follow-up., in Am J Gastroenterol, vol. 98, n. 2, 2003, pp. 340–7, DOI:10.1111/j.1572-0241.2003.07225.x, PMID 12591052.

Bibliografia

  • Marvin H. Sleisenger, John S. Fordtran, Gastrointestinal ad liver disease: Pathophysiology, diagnosis, management., Saunders, 2010, ISBN 1-4160-6189-4.
  • UNIGASTRO - Coordinamento Nazionale Docenti Universitari di Gastroenterologia, Manuale di Gastroenterologia, Roma, Editrice gastroenterologica italiana, 2007-2009, ISBN 88-7781-814-X.
  • Chande N, Driman DK, Reynolds RP, Collagenous colitis and lymphocytic colitis: patient characteristics and clinical presentation, in Scand. J. Gastroenterol., vol. 40, n. 3, marzo 2005, pp. 343–7, DOI:10.1080/00365520510011623, PMID 15932175.
  • Yen E. F., Pardi D. S., Microscopic Colitis – Lymphocytic, Collagenous and ‘Mast Cell’ Colitis, in Alimentary Pharmacology & Therapeutics, vol. 34, n. 1, maggio 2011, pp. 21–32, DOI:10.1111/j.1365-2036.2011.04686.x.
  • Majores Michael, Wunsch Steffen, Blume Bernd, Fischer Hans-Peter, and Reichel Christoph, Mucosal Atrophy in Collagenous Colitis: A Case Report, vol. 11, n. 114, ottobre 2011, DOI:10.1186/1471-230X-11-114.
  • Milman Nataliya, Kraa Gunnar, NSAID-induced Collagenous Colitis, in The Journal of Rheumatology, vol. 37, n. 11, 2010, pp. 2432-243, DOI:10.3899/jrheum.100573.

Voci correlate

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su colite collagenosica
Controllo di autoritàGND (DE) 7635420-9
  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina