Centro di un gruppo

In matematica, dato un gruppo G {\displaystyle G} , il centro C {\displaystyle C} di G {\displaystyle G} è il sottoinsieme di G {\displaystyle G} costituito dagli elementi di G {\displaystyle G} che commutano con tutti gli elementi di G {\displaystyle G} (compresi quelli non appartenenti a C {\displaystyle C} ),[1] in formule:

C := { c G g c = c g  per ogni  g G } . {\displaystyle C:=\{c\in G\mid gc=cg{\text{ per ogni }}g\in G\}.}

Se G {\displaystyle G} è un gruppo abeliano, chiaramente, C = G {\displaystyle C=G} .

C {\displaystyle C} è un sottogruppo abeliano e anche un sottogruppo normale di G {\displaystyle G} : infatti, presi c C {\displaystyle c\in C} e g G {\displaystyle g\in G} , g c = c g {\displaystyle gc=cg} implica g c g 1 = c g g 1 = c 1 G = c {\displaystyle gcg^{-1}=cgg^{-1}=c1_{G}=c} . Questa proprietà permette sempre di costruire il gruppo quoziente G / C {\displaystyle G/C} . In particolare vale che il centro è un sottogruppo caratteristico, ovvero è invariante per ogni automorfismo.

Esempi

Consideriamo il gruppo G L ( n , R ) {\displaystyle GL(n,\mathbb {R} )} delle matrici quadrate invertibili di ordine n {\displaystyle n} ad elementi reali, munite dell'usuale prodotto righe per colonne. Il centro di questo gruppo è dato dai multipli dell'unità λ I {\displaystyle \lambda I} , cioè dalle matrici diagonali con tutti elementi uguali sulla diagonale. Nel passare al quoziente, vengono identificate le matrici A {\displaystyle A} e B {\displaystyle B} tali che esista un λ {\displaystyle \lambda } reale per cui valga A = λ B {\displaystyle A=\lambda B} . I multipli dell'unità vengono quindi identificati con l'elemento unità, che resta il solo a commutare con tutto il resto del gruppo, questo non impedisce che due matrici arbitrarie possano comunque commutare tra di loro.

Altri esempi:

  • Il centro del gruppo ortogonale O ( n ) {\displaystyle O(n)} è dato da { I , I } {\displaystyle \{I,-I\}} .
  • Il centro del gruppo dei quaternioni Q = { 1 , 1 , i , i , j , j , k , k } {\displaystyle Q=\{1,-1,i,-i,j,-j,k,-k\}} è dato da { 1 , 1 } {\displaystyle \{1,-1\}} .

Note

  1. ^ Bosch, p. 221.

Bibliografia

  • Siegfried Bosch, Algebra, Springer, 2003, ISBN 978-88-470-0221-0.
  • Michael Reed e Barry Simon, Methods of Modern Mathematical Physics, Vol. 1: Functional Analysis, 2ª ed., San Diego, California, Academic Press inc., 1980, ISBN 0-12-585050-6.
  • Ralph Grimaldi, Discrete and Combinatorial Mathematics, ISBN 0-201-19912-2.
  • Gunther Schmidt, 2010. Relational Mathematics. Cambridge University Press, ISBN 978-0-521-76268-7.
  • Antonio Machì, Gruppi: Una introduzione a idee e metodi della Teoria dei Gruppi, Springer, 2010, ISBN 88-470-0622-8.
  • J.S. Milne, Group theory (PDF), 2012. URL consultato il 22 febbraio 2013.

Voci correlate

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