Antonio Zanchi

Antonio Zanchi - incisione di Antonio Pazzi.

Antonio Zanchi (Este, 6 dicembre 1631 – Venezia, 12 aprile 1722) è stato un pittore italiano.

Abramo insegna l'astrologia agli egiziani, 1665
La Vergine appare agli appestati - particolare - (1666) Scuola Grande di San Rocco Scalone a sinistra

Biografia e stile

Il pittore si afferma sul panorama artistico italiano, fin dalle prime produzioni, come uno degli esponenti di maggior spicco della poetica dei "tenebrosi", sulla scia di Luca Giordano e Giovan Battista Langetti[1].

La vicinanza a questo filone artistico si concretizza nella sua arte in una certa violenza chiaroscurale e in impostazioni compositive drammatiche. Tali caratteristiche finiranno per diluirsi verso la tarda maturità dello Zanchi, a partire dagli anni Ottanta del Seicento, quando questi inizierà a fare uso di un colorismo abbastanza acceso che attenuerà il suo impegno come pittore tenebroso[1][2].

Verso l'ultima produzione, allo stesso modo, anche le composizioni pittoriche si faranno meno sciolte e più forzate, risultato di tentativi artificiosi e poco organici di proseguire verso nuovi modelli artistici[2].

Opere

  • Sansone e Dalila, 1660, Northampton, Northampton Museums & Art Gallery[3]
  • Abramo insegna l'astrologia agli egiziani, 1665, Venezia, chiesa di Santa Maria del Giglio.
  • La Vergine appare agli appestati, 1666, Venezia Scuola Grande di San Rocco Scalone a sinistra
  • Mosè fa scaturire l'acqua dalla roccia, 1669, basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo;
  • Natività della Vergine, 1671-1672, Sombreno di Paladina, Santuario della Natività di Maria[4]
  • San Giovanni Battista fanciullo è benedetto dai genitori; e Il corpo decapitato di san Giovanni Battista è avviato al rogo, 1676. Murano, Chiesa di San Pietro Martire, Sagrestia
  • Nozze di Cana, 1679, Capodistria, Cattedrale di S. Maria Assunta
  • Martirio di san Bartolomeo, post 1680, Brescia, collegiata dei Santi Nazaro e Celso[1]
  • Autoritratto, verso il 1680, Firenze, Galleria degli Uffizi
  • Madonna della Cintura e nove santi, 1690 circa, Lendinara, Chiesa di San Biagio
  • Ratto di Elena,1690-1700, Northampton Museums & Art Gallery[5]
  • Davide e Golia, ante 1700, collezione privata[6]
  • Ratto di Elena, ante 1700, collezione privata[7]
  • Assunzione di Maria in cielo alla presenza degli apostoli, fine sec. XVII, chiesa parrocchiale di Paderno (TV)
  • La Chiesa intercede per le anime del Purgatorio, Loreto, Palazzo Apostolico, Museo del tesoro della Santa Casa
  • Martirio di San Daniele, 1677. Padova, Basilica di Santa Giustina
  • Madonna della cintura, 1700, Schio, Chiesa di Sant'Antonio Abate
  • Rogo dei libri eretici, 1705, Venezia, Biblioteca Monumentale del Seminario Patriarcale, Basilica di Santa Maria della Salute
  • San Girolamo Miani portato in cielo dagli angeli,1703, Venezia, Seminario Patriarcale di Venezia
  • Incoronazione della Vergine, 1730, Venezia, Seminario Patriarcale di Venezia

Note

  1. ^ a b c Begni Redona, p. 150
  2. ^ a b Begni Redona, p. 151
  3. ^ Foto della tela su Atlante dell'arte italiana. Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  4. ^ Foto della tela su Atlante dell'arte italiana. Archiviato il 28 agosto 2013 in Internet Archive.
  5. ^ Foto della tela su Atlante dell'arte italiana. Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  6. ^ Foto della tela su Atlante dell'arte italiana. Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  7. ^ Foto della tela su Atlante dell'arte italiana. Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.

Bibliografia

  • Pier Virgilio Begni Redona, Pitture e sculture in San Nazaro e Celso in AA.VV., La collegiata insigne dei Santi Nazaro e Celso in Brescia, Editrice la Scuola, Brescia 1992

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